lunedì 27 gennaio 2014

Se questo è un uomo di Primo Levi







Poesia famosissima di Primo Levi, ex deportato ad Auschwitz




27 GENNAIO - GIORNATA DELLA MEMORIA

Ciao ragazzi, oggi è la giornata della memoria: bisogna ricordare infatti, e non solo che il 27 gennaio del 1945 sono stati aperti i cancelli di Auschwitz...ma anche, e soprattutto, tutto quello che avvenne prima. 
Nel silenzio generale e nell'indifferenza dei più. 
Vi lascio un'altra poesia, anche questa molto significativa. Leggetela e rifletteteci.


PRIMA DI TUTTO (Bertold Brecht)

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari 
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei 
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali, 
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti, 
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me, 
e non c’era rimasto nessuno a protestare.
(Martin Niemöller/ Bertolt Brecht)

Perché troppi, ancora, sono smemorati.




mercoledì 8 gennaio 2014

DAL FILM UOMINI CONTRO (1970)



Dal film "Uomini contro" la scena in cui il tenente, ricevuto l'ordine di fucilare un suo soldato, trova il modo di salvargli la vita...

Italiani mandati al massacro. Dal film Uomini Contro, di Francesco Rosi....



Dal bellissimo film "Uomini contro" tratto dal romanzo di Emilio Lussu "Un anno sull'altipiano".
E' la scena che mostra un attacco delle truppe italiane, posizionate in basso rispetto agli austriaci, che quindi erano in vantaggio su di loro e li massacravano senza quasi trovare resistenza.
Emilio Lussu era un reduce della I^guerra mondiale e racconta in questo libro esperienze da lui realmente vissute.

PRIMA GUERRA MONDIALE: LETTERA DA L FRONTE 1

Lettera di un soldato alla famiglia

LA LEGGENDA DEL PIAVE



Questa è una delle canzoni patriottiche più famose relative alla prima guerra mondiale.
E' stata scritta nel 1918 dopo che le truppe italiane avevano resistito all'attacco austriaco sferrato sul fiume Piave dopo la disfatta di Caporetto.
E' chiaramente anche una canzone di propaganda, che mira ad esaltare le vittorie dell'esercito italiano sorvolando sulle immense e quotidiane sofferenze delle truppe.