mercoledì 11 settembre 2013

I CONSIGLI DI BEPPE SEVERGNINI

Dal Corriere della sera:

UNO: NON ANNOIATEVI La scuola non è una spiaggia, una piazza o un bar, ma è lì che si trovano i vostri amici. Divertitevi: non è vietato.



  DUE: NON SPEGNETEVI Cercate di farvi piacere, almeno un po’, le materie di studio. Sono i mattoni del mondo: costruiteci qualcosa di vostro.



  TRE: NON RISPARMIATEVI Aiutare i compagni di classe in difficoltà non è solo giusto: è lungimirante. Tutto torna indietro.




QUATTRO: NON RASSEGNATEVI Gli insegnanti sono pagati per insegnare, non per torturarvi (si chiamerebbero torturatori). Se lo fanno, reagite.



  CINQUE: NON LAMENTATEVI Protestare si può, talvolta si deve. Piagnucolare è invece irritante, inutile, spesso controproducente (e poi, ragazze, scende il trucco).



  SEI: NON ARRABBIATEVI Molte scuole italiane sono ancora senza preside. Perdonate loro, perché non sanno quello che fanno (questa non è di Jovanotti).



  SETTE:  NON ANGOSCIATEVI Portate in classe fantasia, talento, ironia. Le scuole sono un luogo di concentrazione, non un campo di concentramento.



  OTTO: NON ASCOLTATEMI Se uno o più di questi suggerimenti vi sembrano impraticabili, ignorateli.

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