CORRISPONDENZE
DALLA RACCOLTA "I FIORI DEL MALE" (Les Fleurs Du Mal, 1857)
La Natura è un tempio dove incerte parole
mormorano pilastri che sono vivi,
una foresta di simboli che l'uomo
attraversa nei raggi dei loro sguardi familiari.
Come echi che a lungo e da lontano
tendono a un'unità profonda e buia
grande come le tenebre o la luce
i suoni rispondono ai colori, i colori ai profumi.
Profumi freschi come la pelle d'un bambino
vellutati come l'oboe e verdi come i prati,
altri d'una corrotta, trionfante ricchezza
che tende a propagarsi senza fine- così
l'ambra e il muschio, l'incenso e il benzoino
a commentare le dolcezze estreme dello spirito e dei sensi.
Il poeta maledetto Baudelaire, amico di Rimbaud (di cui trovate sotto una delle poesie più note) scrive un sonetto di dodici sillabe che divenne presto il manifesto del simbolismo/decadentismo francese: il mondo appare come una foresta di simboli che solo i poeti sono in grado di leggere per cogliere appieno il significato della realtà.
Notare l'utilizzo continuo dell'enjambement che dà un ritmo lento, sospeso, per suggerire una sensazione di mistero.
https://www.youtube.com/watch?v=NoDELIW7hGA
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