mercoledì 13 febbraio 2013

DALLA MEMORIA RINASCE IL DOMANI


Buongiorno ragazzi,
ho letto e rimesso insieme le vostre relazioni su domenica 3 febbraio, ricavandone un articolo che mi sembra rappresentare bene tutto quello che avete scritto, nei vari gruppi in cui eravate divisi.
Eccolo qui:

DALLA MEMORIA RINASCE IL DOMANI
UN VIAGGIO NEL PASSATO PER NON RIPETERE ERRORI GIA’ COMMESSI
Domenica 3 febbraio, nella biblioteca comunale di Pantigliate, si è tenuta la celebrazione della Giornata della Memoria, introdotta dall’assessore alla cultura Gianna Zeini.
Noi, i ragazzi della seconda A, ci siamo andati su invito dei nostri insegnanti, e l’abbiamo trovata molto interessante e a tratti commovente.
Hanno partecipato i rappresentanti di alcune associazioni: Maurizio Bisani (ENPI), Sara Modena (I figli della Shoah) e Roberto Cenati (sempre dell’ENPI), ed è intervenuta anche una ragazzina delle scuole elementari, Alice Biasi, che ha letto alcune poesie dei bambini rinchiusi nel campo di concentramento di Terezin, vicino a Praga, dove i bambini venivano imprigionati prima di essere avviati ad Auschwitz. Abbiamo capito che queste bellissime poesie, non erano solo poesie, ma che descrivevano proprio le condizioni di vita e la tristezza di quei bambini, strappati alla loro vita quotidiana.
Durante gli interventi c’era anche un PC che proiettava delle immagini di Auschwitz, molto impressionanti; si vedeva l'interno di Auschwitz, il modo in cui gli ebrei venivano messi sui treni, trasportati e "scaricati" nel campo come se fossero stati animali.
Fra i vari interventi è stato molto emozionante soprattutto ascoltare le persone che avevano vissuto il periodo del fascismo e del nazismo sulla loro pelle, o su quella dei loro genitori. La signora Sara Modena, per esempio, ha raccontato la storia della sua famiglia: avevano cambiato nome per non essere catturati dai nazisti ed erano pronti a uscire dall’Italia, quando vennero a sapere che una cugina era stata catturata al confine, e decisero allora di andare nell’Appennino Modenese, dove vennero nascosti dal parroco. Quando poi la nonna venne catturata dai tedeschi, offrirono un sacco di soldi al parroco per convincerlo ad andare a liberarla, e il parroco li aiutò senza accettare denaro.
Una signora che era in mezzo al pubblico si è alzata a raccontare la storia sua e di suo padre; ma una delle storie più tristi e commoventi è stata quella del sig.Celeste, perché è riuscito a raccontarci di persona, a novant'anni, quello che aveva vissuto in guerra da soldato.  Ci ha parlato delle sue sofferenze, e di quando era stato catturato dai tedeschi e deportato in Ucraina, dove non era vestito in modo adeguato al freddo, e gli davano una fetta di pane che doveva bastare per 4 giorni. Solo la metà dei suoi compagni era ancora viva, quando vennero a liberarli, e Celeste ha detto che sono ricordi che non lo abbandonano mai.
Sentendo parlare il sig.Celeste, una nostra compagna che era lì con la nonna, ha scoperto che il bisnonno era stato in campo di concentramento con Celeste, e parlandone poi in casa, anche altri hanno scoperto storie simili nelle loro famiglie.
Pensiamo che quest’incontro sia stato un’occasione importante per ricordare insieme agli altri un periodo e delle sofferenze che speriamo non si ripetano mai più.
                                          CLASSE 2A – S.M.S. Istituto Comprensivo Falcone e Borsellino - Pantigliate

4 commenti:

  1. La manifestazione è stata molto interessante e commovente, soprattutto per la storia del signor Celeste, che è riuscito a raccontarcela in prima persona.

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  2. Mi hanno impressionato molto le immagini del proiettore, di come erano fatti i campi di concentramento, dove e come arrivavano gli ebrei e e le "riunioni" di Hitler per parlare di come sterminare la razza ebraica.

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  3. Molto bello, riesco a trovare dei pezzi scritti da me, ma quando lo invia?

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